QB, nei libri di ricette di cucina significa quanto basta riferito a un ingrediente la cui quantità viene lasciata alla discrezione del cuoco. Ma assumiamo per un momento che possa significare quando basta e cioè: quando è arrivato il momento di smettere.
Le cose che ci costano fatica, troppa fatica, sono divenute tali perché abbiamo superato la nostra soglia di QB.
Facendo attenzione possiamo cogliere segnali che ci indicano il progressivo avvicinamento alla nostra area critica, quella dove non ci sentiremo più a nostro agio e cominceremo a essere inquieti e insofferenti.
A che serve tirare la corda? Alzi la mano chi, da bambino, non ha mai attaccato un tormentone per ottenere ciò che voleva! Era davvero importante l’oggetto della richiesta oppure, piuttosto, era una sorta di braccio di ferro con l’adulto di turno per vedere chi l’avrebbe spuntata?
E dunque è possibile che anche da adulti, davanti a un ostacolo o ad una difficoltà si continui a comportarsi allo stesso modo per averne ragione?
Possiamo avere ragioni validissime per continuare un lavoro anche dopo che abbiamo superato la soglia del nostro QB. La buona creanza ci impone di seguire una conversazione anche quando la troviamo insulsa. Ci sono persone dalle quale preferiremmo essere molto lontani eppure continuiamo a tollerarle. È utile? E, soprattutto, quanto ci costa sostenere una situazione oltre il QB. E con quali conseguenze, per noi, per l’altro e per l’ambiente che ci circonda?
Mi sono trovata in passato a partecipare a una riunione con due persone le quali hanno ingaggiato una lotta di potere prendendo a pretesto un mio progetto. A un certo punto ho provato l’impulso di ribaltare il tavolo come in un film western. Quello era il mio QB. Avrei potuto fare molto per porre termine a quel supplizio, ma non sapendo decidere ho rivolto tutte le mie energie a controllarmi. Io ne sono uscita esausta, il mio progetto maciullato in nome di un qualche compromesso e, a distanza di poco tempo, i fondi destinati sono stati ritirati senza alcuna spiegazione. Cliente perso.
Come può il professionista -coach, consulente…- affiancare il cliente/ coachee nel ponderare il suo QB? e valutare quale potrebbe essere il QB dei suoi interlocutori?
Esiste una formula?
Purtroppo no. Esiste però la possibilità di insegnare ad ascoltare, se stessi e gli altri, per cogliere i segnali di insofferenza. Ci si può esercitare a interrogarsi sulle conseguenze di ciò che sta accadendo e, quindi, a provare a immaginare soluzioni alternative da mettere in atto molto prima che la situazione giunga al limite. Questo lo si può imparare, con le Vitabilità – communication al life skills – di Metodo Colloquio.