Reinventare le organizzazioni di Frederic Laloux
Holacracy – come superare la gerarchia di Brian J. Robertson
Sono due bei libri di organizzazione che raccontano i nuovi paradigmi del Modello Teal (alla lettera il colore delle foglie di the):
- redistribuiscono capacità decisionale e iniziativa,
- consentono di percepire le dissonanze e interpretarle come potenziali problemi,
- distinguono fra riunioni tattiche e riunioni di governance,
- definiscono i confini fra entità che si prendono carico dei problemi, piuttosto che fra livelli decisionali e di responsabilità,
- valorizzano gli intangibles, il ruolo delle emozioni, dei diversi punti di vista, dell’appartenenza, della corresponsabilità
- privilegiano la fiducia rispetto al controllo,
- corrispondono alla nuova fase evolutiva umana, quella della consapevolezza, e a quella di Maslow dell’autorganizzazione.
E’ interessante sottolineare che queste nuove organizzazioni quasi non prevedono funzioni di staff vere e proprie, in quanto i gruppi di lavoro si organizzano-pianificano-monitorano-gestiscono con grande autonomia, alimentando al proprio interno queste competenze senza farne dei ruoli specialistici.
Invece, si avvalgono sistematicamente di coaching a tutti i livelli, per aiutare i team e i membri del team a interagire fra di loro, gestire i conflitti, dare priorità, maturare professionalmente, diventare agile, ecc.
Una sfida professionale per i coach quindi:
- essere preparati ad intervenire a supporto delle Teal Organizations, come facilitatori
- essere pronti a favorire l’evoluzione in questa direzione dello stile di leadership dei loro coachee.