Le associazioni di coach, fra le molte altre attività, definiscono un codice etico per i professionisti che si riconoscono nell’associazione stessa. Come succede in tutti gli Ordini professionali, dove il possesso di un codice deontologico rappresenta un elemento distintivo e di orgoglio, e il mancato rispetto può portare all’espulsione e quindi all’impossibilità di esercitare la professione.
Un codice etico è:
- un limite ai comportamenti possibili (dato che esclude quelli considerati illeciti)
- una tutela e una garanzia per il cliente, e un criterio di scelta del professionista
- uno scudo nei confronti di altri stakeholders: pensiamo al segreto professionale che un giornalista può opporre anche al suo direttore
- una base valoriale e culturale del tipo “qui da noi si fa così e ne andiamo fieri” che rappresenta un elemento di aggregazione e identità.
Qualche riferimento specifico sulle carte etiche delle principali associazioni di coaching europee. (Da segnalare che sono tutte focalizzate su management e life in senso lato, ovvero non su sport e spettacolo)
Il Code of Ethics di ICF –International Coaching Federation, a cui fa capo anche ICF Italia- include la definizione dei ruoli coinvolti, gli standard di condotta, il conflitto di interessi, la confidenziali/privacy, il rapporto con il cliente, l’aggiornamento professionale.
La Carta Etica di AICP –Associazione Italiana Coach Professionisti– dettaglia gli aspetti di filosofia di base, principi generali, relazioni con il niente, rapporti con i colleghi e la società, la formazione e il segreto professionale
Il Code Déontologique di SFCOACH –Société Française de Coaching– precisa i doveri del coach fra cui: confidenzialità, rispetto della persona, attenzione al significato degli strumenti utilizzati come domande e luogo, comportamento con i colleghi.
La Ethik di DVCT –Deutschen Verbandes für Coaching und Training– definisce norme di comportamento sugli aspetti di base, il rapporto professionale, la correttezza e l’affidabilità.
Il Codigo de Etica di APCOACHING –Associaçao Portuguesa de Coaching– definisce norme di identità nel ruolo, condotta professionale con il cliente, di privacy, di gestione del conflitto di interessi.
Vedi anche Etica, coach, counselor.