Terminare un coaching
Il coach etico non induce dipendenza... ovvero come ogni consulente eticamente corretto stabilisce un termine, ed evita l'assuefazione
persone e desideri, competenze fra passioni e metodi
Come in tutte le professioni, la base etica di riferimento è cruciale.
Distingue il praticone dal professionista, tutela il cliente dall’asimmetria nel rapporto con il suo coach o counselor.
E’ l’equivalente del biglietto da visita, di un filo conduttore. La prima domanda che chi cerca un coach dovrebbe fare ai possibili candidati.
Come in tutte le professioni, la base etica di riferimento è cruciale.
Distingue il praticone dal professionista, tutela il cliente dall’asimmetria nel rapporto con il suo coach o counselor.
E’ l’equivalente del biglietto da visita, di un filo conduttore. La prima domanda che chi cerca un coach dovrebbe fare ai possibili candidati.
Il coach etico non induce dipendenza... ovvero come ogni consulente eticamente corretto stabilisce un termine, ed evita l'assuefazione
Ci sono casi in cui la relazione d’aiuto di tipo "chiavi in mano" apre un dilemma etico. Quando si sostituisce nella responsabilità.
Ruolo dei coach in quanto professionisti. Riserva di passione, imprenditività, aggiornamento, attenzione al risultato
Troppa empatia può indurre effetti spiacevoli o negativi o controproducenti. In materia di etica.
Mantenere, promuovere, accrescere e comunicare l'eccellenza nel coaching transita inevitabilmente dall'adesione a un codice etico
Solo l'etica può pareggiare l'asimmetria del rapporto fra il professionista e il suo cliente. Ecco il perché della metafora del pane quotidiano.