Il potere segreto del cibo. Saperne di più per scegliere ed essere liberi di scegliere. Fra certezze consolidate e nuove intuizioni
Parlare di alimentazione e coaching è stato fino ad oggi associato all’aiutare le persone a raggiungere scopi come il seguire una dieta consigliata da un esperto nutrizionista, e resistere alle varie tentazioni. In sostanza è l’azione del Diet Coach, molto in voga soprattutto in America, e che si sta diffondendo anche da noi, a livello di V.I.P. e di fashion victims.
Del resto la scienza dell’alimentazione è arrivata in Occidente nel solo secolo scorso, e i dettami che la compongono sono legati a fattori come le calorie, le varie componenti degli alimenti da utilizzare il più possibile in maniera completa, evitando carenze o eccessi.
I collegamenti tra alimentazione e salute sono tuttora vaghi, contradditori, con alcuni studiosi portatori di certezze, altri, negazionisti, portatori di dubbi.
Il caffè fa bene o fa male? La carne è fonte di tumori? Il latte è il cibo della vita? Meglio vegan o meglio paleolitici? I carboidrati fanno ingrassare? Il vino fa bene alla salute?
Di volta in volta ascoltiamo le argomentazioni di chi esprime una scoperta sensazionale, per poi trovare poco dopo le argomentazioni opposte che aumentano la confusione in materia.
Esistono però alcune certezze che pongono la questione alimentare al centro della nostra attenzione.
La principale di queste è che esiste una correlazione certa tra la linea estetica e il cibo. Essere obesi o meno dipende in larghissima parte da quello che si mangia. Nessuno vuole essere obeso, ognuno vuole avere un’immagine piacevole, una linea bella a vedersi.
C’è inoltre la certezza che determinate patologie sono lo stesso strettamente collegate al cibo: colesterolo alto, diabete e altre. Malattie che negano i piaceri della vita. Ognuno vuole essere sano.
Esistono poi voci. Il cibo è anche una cura per tutte le malattie. Il cibo influenza la nostra psiche. Il cibo determina il nostro carattere.
Se queste voci fossero vere, se ne dedurrebbe che il cibo ha un potere nascosto, un potere alla portata di tutti ma non utilizzato da tutti! Comprendere le caratteristiche occulte del cibo ci permetterebbe di determinare:
- il nostro stato di salute autonomamente.
- il nostro stato emotivo
- il nostro stato psicologico
- il cibo migliore per i nostri obiettivi.
Apriamo allora qui una collaborazione con CoachingZone per trattare questi aspetti nascosti del cibo, aspetti che diventano -se accertati, documentati, approfonditi- uno strumento essenziale del coaching di qualsiasi tipo.
Ciascun coach sa che a fronte di obiettivi condivisi con il proprio cliente, ci sono elementi di blocco -spesso inconsci- che impediscono il raggiungimento degli stessi.
Sappiamo l’importanza dei valori personali, delle credenze individuali, delle influenze familiari e ambientali e tante altre ancora.
Supponiamo che la persona voglia diventare un manager di successo. Esiste un cibo che agevola il raggiungimento di questo obiettivo? Esiste un cibo che invece blocca questo obiettivo?
Ho conosciuto molti amici e clienti che pur studiando e applicando tecniche di sviluppo personale a seguito di motivatori importanti, dopo un inizio positivo, ricadono in blocchi interiori, rendendo vana ogni conoscenza ottenuta.
Usare la PNL, ad esempio, al meglio per conquistare un uomo o una donna è facile. Ma se poi non si sposta il proprio essere verso la vita di coppia, si resterà comunque un single a vita!
Riepilogando. Il cibo ha un potere sulla nostra vita che si può autogestire, allenare, migliorare? Per la mia esperienza personale, si!
All’età di 22 anni ho vissuto un tragico momento personale. Mentre allenavo una squadra giovanile di basket, perdo la voce. Inizio un doloroso viaggio in molti ospedali, al termine dei quali vengo operato, aperto e chiuso. I miei genitori ricevono questa diagnosi: tumore incurabile. Tempo residuo di vita da 4 a 6 mesi. Mio padre rimane sconvolto da questa notizia e durante una visita, sviene. Ricoverato anche lui, dopo un paio di giorni viene rimandato a casa con diagnosi di metastasi polmonare. Incurabile.
In questa tremenda situazione familiare, una cugina mi spinge a provare una alimentazione naturale basata sulla Medicina Tradizionale Cinese.
Io che venivo da alimentazione carnivora completata da farinacei (pasta, pane, pizza) e latte, mi ritrovo con una dieta vegetariana/vegana, che rivoluziona la mia vita. Mio padre morirà pochi mesi dopo. Io comincio a fare i conti con un modo diverso di vivere, di mangiare, di essere.
In questi anni ho vissuto momenti positivi ma anche negativi, ho compreso dei passaggi di percorso che sono comuni a tanti, senza la cui comprensione ci si ritrova a “cambiare tutto per non cambiare niente”.
Ho visto tante persone -convinte salutiste- arrivare agli estremi della Ortoressia, ossia della psicopatologia di chi è ossessionato dal cibo sano o presunto tale, diventandone schiavo.
“In medio stat virtus” ossia la virtù sta nel giusto mezzo.
Il giusto mezzo è un fattore di conoscenza.
In queste pagine nei prossimi articoli andremo ad affrontare tutte le questioni legate all’alimentazione per dare ad ogni coach elementi di supporto per il proprio lavoro, visioni anche insolite ma stimolanti. Non si tratta di credere alla ennesima visione esterofila, orientaleggiante, ma di provare, sperimentare, per dare elementi di autonomia a se stessi e ai propri clienti. Obiettivo di un Coach con la C maiuscola è quello di dare strumenti durevoli di libertà!
La conoscenza ci rende liberi!