Scrivete in 10 secondi un elenco di 9 emozioni….
Fatelo per davvero, carta e penna, è un bell’esercizio.
9 emozioni.
Ci siete riusciti?
Immagino che sia stato impegnativo, e sicuramente non tutti avranno portato a termine la richiesta.
Solitamente le persone richiamano più facilmente alla mente le emozioni che Paul Ekman definisce universali: amore, paura, tristezza, rabbia, disgusto e sorpresa. Raramente pensano alle emozioni che possiamo definire complesse, come per esempio l’empatia e la frustrazione.
Le avevate elencate?
La difficoltà deriva dal poco allenamento che abbiamo quando parliamo di emozioni. Eppure la nostra vita è permeata dalle emozioni, esse guidano il nostro comportamento e le nostre decisioni.
Le emozioni arricchiscono il pensiero.
È dunque fondamentale essere in grado di:
- percepirle: riconoscere le emozioni propri ed altrui;
- comprenderle: come si modificano, cosa suscitano in noi e negli altri;
- usarle: facilitare il pensiero per prendere decisioni;
- gestirle: saper canalizzare l’esplosività emotiva propria e altrui.
Queste capacità fanno parte dell’Intelligenza Emotiva.
Come possiamo migliorare la nostra Intelligenza Emotiva?
Grazie a un percorso di coaching, supportati da una guida esperta del tema. Il primo step è dare un nome alle emozioni attraverso un processo di alfabetizzazione emozionale.
Non dobbiamo infatti dimenticare che l’intelligenza emotiva è un’abilità, che se allenata può migliorare.
In questi anni ho svolto diversi progetti sia con i bambini che con gli adolescenti, fino ad arrivare ai manager. Le modalità che ho applicato sono state molto diverse ma gli obiettivi erano molto simili: prendere consapevolezza di come l’intelligenza emotiva amplifichi le nostre capacità intellettive, favorisca le relazioni e il successo, aumenti il nostro benessere.
Ho constatato, anche grazie alla somministrazione di alcuni test, come -per esempio- alcuni adolescenti abbiano una bassa consapevolezza delle proprie emozioni, pur considerandole fondamentali per la loro vita (cognizione meta-emotiva). Tuttavia, grazie a esercizi pratici e incontri periodici -2 al mese per 3 mesi- sono riusciti ad accrescere le loro abilità emotive. Esattamente come con altri esercizi si focalizzano sui loro talenti.
Questi pensieri ci aiutano a ricordare che l’intelligenza ha molteplici sfaccettature, non è solo misurata dal Quoziente Intellettivo (QI) ma anche dal Quoziente Emozionale (QE), che in un mondo sempre più social acquisisce grande importanza. E che tutte convergono nell’attivare un processo di cambiamento desiderato.
“La mente non è un vaso da riempire ma un fuoco da accendere”.
Plutarco
Per informazioni, potete contattarmi alla mail chiarac@careerpaths.it