Nelle puntate precedenti abbiamo iniziato ad esplorare alcuni aspetti dell’essere umano per essere in salute.
Energia vitale (parte 1), la mente e il corpo (parte 2), fino ad arrivare all’anima e allo spirito (parte 3). Ci siamo soffermati sulla loro interconnessione.
Questa volta parliamo di equilibrio emozionale.
Abbiamo compreso leggendo gli articoli precedenti che noi -come esseri umani- siamo fatti di corpo, mente, cuore, anima, spirito; e che siamo un sistema interconnesso. Nasciamo con l’ energia vitale. Secondo la Medicina Cinese, l’energia vitale scorre all’interno del corpo in un complesso sistema di vasi noti come Meridiani. In questo modo segue il fluire del sangue nell’organismo. Se la circolazione del sangue è limitata, allora lo sarà di conseguenza anche il movimento dell’energia vitale. Questo causerà disarmonia nel simbiotico funzionamento degli organi.
Il nostro sistema (nervoso autonomo, ed immunitario) lavora in un sistema di interdipendenza.
Quando avvertiamo un sintomo, ovvero il corpo ci invia un segnale, vuol dire che c’è un disallineamento tra mente conscia e mente inconscia.
Facciamo un esempio: se una persona ha un comportamento dannoso o che noi non condividiamo ma coerente con sé e la sua missione di vita, non ha problemi; ciò significa che la sua mente conscia ed inconscia sono allineate e coerenti tra loro.
Se io provo un’emozione fastidiosa verso il comportamento che qualcuno sta agendo, sono io che ho problemi; è il mio sistema ad essere disallineato. Il disallineamento mi dice che c’è un conflitto in atto.
L’emozione fastidiosa mi dà l’opportunità di vedere qual è il trigger non risolto.
Il conflitto nasce tra due emozioni.
Il sintomo ci porta a fare la domanda “cosa c’è che non va”, e ci porta su di noi stessi.
Equilibrio Emozionale (così definito da Roy Martina) vuol dire ridare equilibrio alle emozioni, ovvero sbloccare il blocco energetico creatosi.
Significa non dove proiettare le emozioni su terzi, ma diventare padroni delle proprie emozioni.
Per fare questo occorre lavorare sui punti principali che distribuiscono l’energia in tutto il corpo, una volta individuata l’emozione che sta creando il blocco energetico.
In sintesi.
Il nodo fondamentale è che: non possiamo attribuire agli altri la colpa di come ci sentiamo.
Noi siamo gli unici responsabili di come gestiamo ciò che sentiamo, le nostre emozioni.
Abbiamo l’opportunità di allenarci a riequilibrare le nostre emozioni per far sì che rimaniamo presenti nel qui ed ora, e lasciare che l’energia continui a fluire nel nostro organismo. Irrorando il nostro sistema e i nostri organi per garantire il pieno e corretto funzionamento del nostro corpo.