In principio c’era la preparazione tecnico/tattica: ovvero gli atleti di sport di squadra si allenavano giocando le partite, gli atleti di sport individuali si allenavano simulando la gara. Cioè ci si allenava facendo, -per rendere automatici, fluidi ed efficaci i gesti della propria disciplina- e contemporaneamente acquisire un comportamento funzionale allo svolgimento della partita o della gara, per esempio dosando le energie.
Poi, con gli anni ’80, è arrivata la preparazione atletica. Gli atleti di sport individuali o di gruppo hanno capito che occorreva esercitare il fisico a prescindere, se si volevano migliorare le prestazioni. I club hanno cominciato ad affiancare all’allenatore il preparatore atletico.
Sport e Coaching
Negli ultimi anni sono arrivati i coach: cioè coloro che allenano la mente dell’atleta o del team. A concentrarsi sull’obiettivo, a gestire gli stati d’animo, ad avvalersi del proprio intuito, a potenziare l’attenzione, a controllare lo stress della gara, a integrarsi con i compagni di squadra, solo per fare qualche esempio.
Oggi si considera che questa triade -di esperti e di focalizzazione della preparazione- è quella che garantisce la migliore prestazione sportiva. Lo confermano i risultati, e studi scientifici fra cui l’ormai classico Concentration Skills Training in Sport di Greenlees e Moran.